Successione testamentaria: prima della divisione, i beni vanno stimati
Nel caso in esame, il giudice di prime cure dichiarava la divisione dei beni tenendo conto della immediata portata precettiva delle previsioni testamentarie, senza tuttavia verificare che le quote risultanti fossero omogenee.
Con la sentenza 24.04.2025, n. 10757, la Cassazione, ritenendo che tale assegnazione fosse stata operata senza alcuna previa individuazione del valore venale dei singoli beni, ha cassato con rinvio la sentenza di merito sulla scorta di tale principio: “In tema di divisione testamentaria, la formazione delle quote deve avvenire assicurando sì un’omogeneità qualitativa, ma altresì l’attribuzione di un valore economico che risulti corrispondente al valore delle quote ideali, mirando proprio l’attribuzione del conguaglio a perequare eventuali differenze tra valore della quota ideale e valore della quota in concreto assegnata. (Cass. civ., sez. II, 24.04.2025, n. 10757).
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