Con la sentenza n. 6937 del 17.02.2023 la Corte di Cassazione penale, Sez. VI, – nel disattendere la tesi difensiva secondo cui si sarebbero ricompresi nella nozione di maltrattamenti, comportamenti concretamente privi di ogni connotato di pericolosità e di idoneità all’offesa del bene giuridico – ha diversamente affermato che ove le modalità di imposizione di una condotta di vita ispirata al “risparmio domestico” si traducano in modalità di controllo del coniuge nei confronti dell’altro che, per la loro pervasività, sconfinino in un vero e proprio regime e assillo, tale da cagionare alla persona offesa uno stato di ansia e frustrazione, le stesse ben possono rientrare nella nozione di maltrattamenti disciplinata dall’art. 572 c.p..